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Matematica - Monomio

Skyne - Ven Gen 22, 21:01:09
Oggetto: Monomio
In matematica un monomio è un'espressione algebrica costituita da un prodotto tra un numero, e una o più variabili solitamente indicate con lettere dell'alfabeto, che forniscono una rappresentazione per un generico elemento numerico dell'insieme. Ad esempio:
3x; 7x; 89x;

In un monomio si distinguono: Il coefficiente, la parte letterale e il segno (che può essere + o -)
Il coefficiente del monomio è il prodotto dei termini non letterali: quando questo è "1" viene solitamente sottointeso. Quindi i coefficienti dei monomi descritti sopra sono rispettivamente:
3; 7; 89;

Le lettere costituiscono invece la parte letterale del monomio. Quindi:
x;

Due monomi aventi la stessa parte letterale sono detti simili. Tra questi due monomi aventi il coefficiente con valore assoluto uguale e segno opposto si dicono opposti, mentre due monomi aventi lo stesso coefficiente si diranno appunto uguali. Lo 0 viene chiamato monomio nullo ed ha un grado indefinito.

Con i monomi si possono fare solo due operazioni di calcolo: Somma e Prodotto.
La somma algebrica di due o più monomi simili è il monomio simile a quelli dati e avente per coefficiente la somma algebrica dei coefficienti.
Nel prodotto c'è da dire che: Il prodotto di due monomi è sempre un monomio e La potenza di un monomio è quindi ancora un monomio.

Con i monomi si possono fare anche: Minimo comune multiplo e Massimo comune divisore.
Minimo comune multiplo tra due monomi è definito come quel monomio di grado minimo che è divisibile per i due dati. I minimi comuni multipli tra due monomi sono infiniti, essi infatti possono avere qualsiasi coefficiente.
Per determinare la parte letterale dell'm.c.m. tra due monomi si prendono tutte le lettere, comuni e non comuni, dei monomi con il loro massimo esponente.
Per quanto riguarda il coefficiente, per convenzione, si utilizza l'm.c.m. tra i coefficienti quando è possibile calcolarlo, altrimenti 1.
Massimo comune divisore tra due monomi è definito come quel monomio di grado massimo che divide i due dati. I massimi comuni divisori tra due monomi sono infiniti, essi infatti possono avere qualsiasi coefficiente.
Per determinare la parte letterale dell'M.C.D. tra due monomi si prendono solo le lettere comuni dei monomi con il loro minimo esponente.
Per quanto riguarda il coefficiente, per convenzione, si utilizza l'M.C.D. tra i coefficienti quando è possibile calcolarlo, altrimenti 1.


FONTE: Wikipedia
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